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  • Immagine del redattoreLeonardo Ciasca

Fave e CICOrie - 6 - La voce dei protagonisti

Abbiamo chiesto ai cinghiali un parere a caldo alla fine di questo lungo Campionato Italiano delle Classi Olimpiche. Ecco le loro risposte.

Capriglione Nicola

Tornato in Finn dopo una parentesi in Laser, conquista in squadra con l'Ostuni bello e alto l'ambito trofeo di scopone contro l'assiro Pietro e Tony Wan Kenobi. "Sono uscito cinque giorni di fila in Finn e sono felicissimo, ora tornerò a lavorare (allenatore dello Yatch Club Cannigione, Sardegna). Giravo le boe costantemente nei 10, poi di poppa perdevo sempre qualcosina perché mi mancano ore di allenamento in mare, Nell'ultima prova ho messo il muso davanti e ci sono rimasto e per questo sono molto contento."

Nico con Marta Maggetti (neo campionessa italiana rs:x femminile) e Pipi Sacchetti


Ciro Basile Grande determinazione dopo questa regata per il golden boy pugliese "E' stata una bella esperienza sotto tutti i punti di vista, ci siamo divertirti non solo in acqua ma anche con tutti i compagni di squadra. Ho vissuto la regata con molta cattiveria e determinazione come tutti i regatanti ed è stata una cosa nuova rispetto alle precedenti regate di Italia Cup Radial sia per la maturità dei contendenti che per il livello degli stessi. Nonostante questo ammetto che speravo di fare molto meglio. Vedere i laseristi davanti che andavano molto più veloce di me mi è servita molto come stimolo per il futuro, ora ho tanti spunti per cercare di riuscire a raggiungere un livello più alto"


Angelo Ostuni Covincitore del premio di scopone "Esperienza positiva, mi ha fatto capire molte cose. ad esempio che dovrei uscire più spesso con vento forte e soprattutto cinghiare di più. Alla fine dei conti è stata una bella esperienza."


Antonio Macina

Dopo 5 anni di assenza dal circo Laser ha deciso di tornare in grande stile disputando anche questa regata dopo le prime due zonali. "La mia esperienza al CICO si riduce a tre giorni di regate con il raffreddore, passati con brividi e mal di tutto, quindi più che regatare galleggiavo. Ad ogni modo è stato bello stare in acqua. La cosa più bella è accaduta oggi (ultimo giorno di regate, ndr) perché c'era poco vento e tanta onda ed eravamo tutti in attesa, solo verso l'uno il vento è salito e ho dovuto prendere la mia scelta: caricare la barca sull'auto sorprendendo tutti oppure andare in acqua come tutti gli altri. Ho optato per la prima e il bordo si è rivelato vincente in quanto gli altri poveretti sono usciti ed hanno fatto tre ripetitori prima di tornare a terra senza nulla di fatto dopo un'ora e mezzo di freddo e ondona per raggiungimento del limite massimo per le partenze"


Pietro De Frenza

Chiude la sua prima esperienza al CICO con 46mo fra i Laser "Un'esperienza molto diversa da quelle fatte in Radial dove le velocità in acqua e la preparazione fisica erano abbastanza simili fra tutti, mentre in questi giorni è emerso notevolmente insieme alla esperienza degli equipaggi abituati a scenari del genere. Tutto sommato è stato veramente bello potersi confrontare con velisti di questo calibro"

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