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Immagine del redattoreDavide Spagnolo

1.2018 | Bari, Radial

C'è chi si è preparato in casa per questa stagione, chi ha fatto qualche km in più e chi invece ha scelto una preparazione più spirituale optando per divano e piumone. Ma meditazione o no siamo riusciti tutti a scordarci almeno qualche tessera. E tra una boa che se ne scappa e un piatto di pasta si riapre la stagione.

10. Castriota Scandemberg Alessandro: sarà la maggiore età che incombe, sarà che il freddo l'ha rinsecchito più di quanto non lo fosse prima, o sarà la compagnia di Casavola ma questo Castriota non è più quello dello scorso anno che non ci pensava due volte ad infilarsi mure a sinistra. In acqua si fa la sua passeggiata prima chiudendo 9 poi 11 e torna in patria insieme all'esuberante fratellino. 4,5 RINSECCHITO

9. Tanzarella Roberto: esordio coi fiocchi, nonostante il vento e non abbia ancora imparato a distinguere la base dal Cunningham (abbiamo in tanti questo problema, tranquillo) il non più piccolo Tanza si destreggia bene tra i rozzi cinghiali pugliesi, ma lui con la raffinatezza di un ex prodiere 29erista piazza un 12 e un bellissimo 7 che siamo certi miglioreranno col tempo. 7,5 FIGLIO D'ARTE

8. La Barbera Angelo: più biondo e splendente del solito questa volta salta il rituale della bestemmia pre, post e durante la regata, forse perché era troppo impegnato a cinghiare? O forse pensava già alla pasta? Resta il fatto che questo Angioletto va forte bestemmia o meno. 7 SANTIFICATO(?)

7 .Marasco Antonio: niente di eccezionale per il caposquadra dell'Azimuth che con due ottavi chiude settimo. Ammette di pesare 68kg ma tutti si chiedono con quanti sassi in tasca. Intanto si prepara alla regata in casa, nella sua bella Napoli dove di certo non deluderà. 6.5 FINTO GROSSO

6. Santomauro Riccardo: è sicuramente lui la sorpresa di questa regata, si mantiene basso alla prima prova per poi esplodere nella seconda dove gira quarto entrambe le boe di bolina cinghiando con l'eleganza di Mr.P e la cattiveria del vero cinghiale, per poi vedersi superare per ben due volte da un assatanato poppaiolo planante (Spagnolo). 8 MR.S

5. Casavola Matteo: potremmo scrivere libri sulla sua regata ma ci limiteremo ad un breve riassunto. Resiste quarto per quasi tutta la prima prova fino a quando l'assatanato poppaiolo planante non lo sfila nelle ultime lunghezze dell'ultima prova, di li inizia poi un avvincente lasco alla cieca che termina con la sua sconfitta e la scusa "pensavo che il gommone fosse l'arrivo". Seconda prova: gira quinto e rimane li fino a alla scuffia, inizia a bestemmiare non solo per La Barbera ma per tutta la flotta e continua la sua regata con un valzer di virate inutili nell'ultima bolina. 5.5 LA BARBERA

4 Spagnolo Davide: se avesse uno programma si chiamerebbe Spagnolo Costanzo Show. Più costante di un pi greco chiude quarto per l'ennesima volta con l'unica consolazione di essersi ricordato come si va di poppa affermando: "qualche altro miglio e recuperavo Nicolì". Al fantalaser è un devasto ed è costretto persino a farsi il viaggio di andata in "compagnia" del dissennatore De Michele al quale però per ripicca sputa sul tappino. 6.5 ASSATANATO POPPAIOLO PLANANTE

3. Mariano Andrea: torna a brillare sotto la cura ucraina e tiene testa a Nicolì per i primi incroci, poi se la deve vedere con un Gusella cattivissimo che scuffia in boa. Alla seconda prova stecca un po' e si deve accontentare del terzo posto e del sorriso di Alfonso Basile che non fa mai male. A terra pero in cerca di soldi decide di vendersi mezzo guardaroba per poter auto-finanziarsi una grigliata per la prossima zonale. 7.5 VENDITORE PORTA A PORTA

2. Gusella Gianpaolo: dopo il duro mese passato a Monopoli per allenarsi e mangiare torte e panini come se non ci fosse un domani cinghia come oltre i suoi limiti. Penalizzato dalla scuffi alla prima prova non si lascia abbattere e la spunta sul concittadino Mariano. Prima della regata flerta con una dolce donzella sconosciuta al branco pugliese, che sia stata lei a caricarlo? 8.5 CINGHIATORE DON GIOVANNI

1. Nicolì Franceco: non anticipa i salti di vento, li decide. Regata per conto suo tutto il tempo, ci mette poco a sfilare la flotta e per poco non supera anche gli standard, era cosi avanti che stava già regatando a Napoli. Se sia frutto delle dure sessioni pomeridiane di Black Mirror non si sa ma di certo le pillole di vita prima della pizza del sabato di un certo Federico De Michele aiutano. 8.5 TROPPO AVANTI

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